Il Grande Gatbsy è andato al cinema

Il grande Gatbsy
Prima di Leonardo di Caprio l’unico attore ad aver interpretato davvero Jay Gatsby è stato Alan Ladd (Robert Redford who?). Nonostante la non ragguardevole altezza, il suo Gatsby, come quello di Francis Scott Fitzgerald, si staglia sugli altri personaggi e se ne distanzia come un semi-dio senza averne cognizione, tutto compreso com’è nel suo sogno d’amore perduto, a parte pochi sprazzi in cui si deve occupare del suo “lavoro”.
Ladd, attore ormai troppo poco ricordato, ma che nella sua epoca era forse più famoso e idolatrato di Di Caprio stesso, ne fa una rappresentazione molto umana e misurata, per quanto drammatica, quando spesso Gatsby viene consideato un folle nella sua granitica convinzione di poter avere tutto ed essere felice a posteriori, riprendendosi quello che la vita, le circostanze e la superficialità di Daisy gli avevano tolto anni prima, e soprattutto di poter rivivere il passato.
“Aveva perso il vecchio caldo mondo e pagato un prezzo troppo alto per avere vissuto troppo a lungo con un unico sogno”, in queste parole c’è tutta l’essenza, il dramma, la grandezza del personaggio Jay gatsby.
Nella scena qui sopra, quella in cui finalmente dopo tanto tempo tempo riesce a incontrare di nuovo Daisy, i suoi gesti, i tentennamenti, le appena percettibili indecisioni, la postura mentre finge di leggere una rivista per ingannare il tempo e se stesso, lo sguardo quando la vede, rendono appieno il tormento, l’amore, l’agonia di un’attesa infinita, l’incertezza e anche l’inconsapevole accettazione del fatto che la realtà non sarà mai all’altezza del sogno di una vita, e che quella luce verde che lo tiene sveglio di notte, una volta vista da vicino non sarà mai così brillante come gli appare.
 
Peraltro questo è l’unico film in cui Daisy è mora così come la immagina Fitzgerald, non bionda come nelle altre pellicole che forse finiscono per identificare Daisy con Zelda, eppure non è ne Il grande Gatsby che Fitzgerald mette in scena il loro rapporto, ma in Tenera è la notte, da cui è stato tratto un filme del ’62 che non mi ispira e una serie tv che dovrebbe essere pronta per l’anno prossimo e su cui è tutto top secret.
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