Quasi al mare

Da domani sarò qui, e saranno quindici giorni di mare, sole, scogli, barche, granite, pesce fresco (tutto quello che non mangio durante l’anno), verdure saporite, terrazze, cicale, cappelli.

Mi porto il thinkpad, la chiavetta per internet e anche il cellulare, ma ho intenzioni di ridurne l’uso all’osso; mi porto la digitale, ma fotograferò solo i dettagli delle cose (e la mia abbronzatura per monitorarla). Porto con me anche dei libri naturalmente, due romanzi che non mi piacciono e che non riesco a finire, ma magari la Sicilia mi rende più paziente, un volume di saggi critici che non ho ancora ben capito se mi piace, una raccolta di racconti che già adoro, perché ho appena letto il romanzo più famoso della stessa autrice e l’ho amato molto. Volevo parlare di questa intensa scrittrice, Zora Neale Hurston, ma aspetto di leggere anche i suoi racconti (che si trovano poco in giro, ma io fortunatamente ho le mie fonti).

Vi lascio l’incipit di I loro occhi guardavano Dio (intitolato anche Con gli occhi rivolti al cielo, Cargo Edizioni 2009)

I desideri degli uomini viaggiano a bordo di navi lontane. Per alcuni arrivano in porto con la marea, per altri navigano in eterno all’orizzonte, mai fuori vista, mai in porto, finché chi sta di vedetta non distoglie gli occhi rassegnato, i suoi sogni sbeffeggiati a morte dal tempo. Tale è la vita degli uomini.
Le donne… Bè, le donne dimenticano tutto quello che non vogliono ricordare, e ricordano tutto quello che non vogliono dimenticare. Il sogno è la verità. E si comportano di conseguenza.
Dunque, il principio di questa storia fu una donna, e questa donna era tornata dall’aver seppellito i morti.

e buon Ferragosto.

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12 Comments

  1. Brava, disintossicati da tutti i social network possinili e dal cellulare! Lo farei volentieri anche io se non fossi impegnata in uno sporco lavoro che qualcuno dovrà pur fare…
    Riposati anche per me! 😀

  2. Lo penso sempre io che passare di qui conviene sempre 🙂 Zora Neale Hurston! le scovi tutte… in fatto di scrittrici afroamericane sono ancorato a Toni Morrison come una cozza o un polipo (a proposito di pesce).
    Ovviamente Buon Ferragosto e W il mio SUD pieno di sapori e odori 🙂

  3. Sigurd: l:), comunque la Morrison o la Walker devono molto alla Hurston anche se la Morrison ha sostenuto di non aver mai letto Zora. Buon ferragosto anche a te, tu sei già al sud?

  4. La Walker mi è antipatica quindi non riesco a leggerla 😉 ma la Morrison, pur non da Nobel, come giustamente osservò Harold Bloom, è una grande scrittrice: Il canto di Salomone e Amatissima sono libri eccellenti imho. Ho messo nella lista desideri il romanzo della Hurston e verrò quando lo leggerò qui a pettegolarne un po’ con te se ti va 🙂

    °tu sei già al sud?

    Sì, e non sai che problema riprendere la rotta per il nord. Oggi mi son pappato un’insalata di seppie e calamari e polipi che dio se ne è scordato.

  5. sigurd: attendo i commenti sulla Hurston .-) Intanto ho letto anche i suoi racconti e sono definitivamente conquistata alla sua causa!

    mauro: sai quello che penso della tua Nanda, mi spiace, ho dei debiti nei suoi confronti, ma resto abbastanza distante dal suo modo d’intendere la letteratura, niente lutto per me, ho pianto – si fa per dire – di più la morte di Adriana Motti.

  6. Volevo riconciliarmi con un corso di vela ma -poffarbacco- non c’era vento. E sudare in barca a vela è peggio che sudare altrove.
    Oltretutto tornare a remi ti espone a tutta una serie di sberleffi di gente che mangia granite e briosce sulla spiaggia e ha il tempo di sbeffeggiare i velisti.
    Cose che ti riempiono di autostima, non c’è che dire.

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