Conta, l’amore!

79 +1 baci kite di Maria Josè de Telleria

Quanto vale l’amore? E immagino già molti saltare sulla sedia e urlare tra i denti: è impossibile quantificare un sentimento, ridurlo a un numero, a una formula matematica di costi e ricavi, a un’equazione algebrica che calcoli tute le possibili varianti e incognite!

E invece cari miei, ha ragione Maria José de Telleria, illustratrice argentina di grande talento: non solo si può ridurre l’amore a un numero, ma questo numero non è nemmeno frutto di calcoli complicati – è invece il risultato di una semplice addizione, un’operazione banale che qualsiasi bimbo di prima elementare è in grado di fare.

E l’amore vale ad esempio, 79+1: secondo il titolo della bellissima graphic novel scritta e disegnata da Maria José de Telleria appunto, e tradotta per i padovani editori della Kite da Valentina Mai e Giulia Belloni.

Una storia disegnata con un tratto quasi stilizzato che sembra replicare quello tipico un po’ scomposto dei bambini, e una narrazione che si dipana in brevi dialoghi di poche righe su pagine interamente illustrate in cui si scopre qualcosa di nuovo ogni volta che le si sfoglia, un particolare che non si era colto prima.

79+1 è un libro illustrato ibrido, come tutti quelli che fanno parte di questa collana della Kite edizioni, che ne conta 3 in tutto, dedicata a un pubblico di bambini e adulti: ciascuno, a seconda dell’età, troverà tra le pagine quello che più si adatta alla propria sensibilità ed esperienza.

Il libro in particolare incanta i bimbi con i disegni colorati e familiari, e tocca le corde più sentimentali degli adulti: una ragazza riceve una scatola contenente 80 baci -“che amore incontenibile!” -, almeno così recita il numero sul coperchio; ma, quando la apre, scopre che qualcosa non va. Si rivolge direttamente al mittente del regalo, il fidanzato lontano probabilmente, che diventa il contraltare della ragazza pur comparendo solo alla fine della storia. E, nei suoi pensieri, è a lui che la ragazza racconta cosa decide di fare: indagare per capire cosa sia stato sottratto dalla scatola. Chiede ai vicini, al postino che ha consegnato il pacco, all’equipaggio della nave che l’ha trasportato da un’altra città; e si imbarca letteralmente per un viaggio alla disperata ricerca di quanto perso, attraverso luoghi e posti lontani (come il fiume instancabile, l’area per pesci che vorrebbero volare, il molo del secchio vuoto). La forza nell’indignazione di questa giovane donna che se la prende con chi non la aiuta a risolvere il mistero – “Nessuno sapeva dove, come o perché. Sembrava il porto dello sconcerto” e ancora “Inaudito! Non ho mai visto tanta inefficienza” -, fa tenerezza e incute rispetto allo stesso tempo. E’ arrabbiata per quello che le è stato tolto, è furiosa perché nessuno le spiega cosa è successo, o ammette di averle sottratto ciò che manca dalla scatola. E corre in lungo e in largo, sempre più lontano dalla sua casa, ma sempre più vicina alla verità. Alla fine scoprirà che quella che sembrava una sottrazione era invece un’addizione da risolvere in due, la matematica è una scienza esatta del resto.

Nessuno le ha rubato nulla, semplicemente l’amore ha le sue regole: l’amore ha quello che l’amore vuole. E come a volte accade, ci sono crepe, imperfezioni, sbavature nelle cose della vita, che solo con uno sguardo d’insieme o magari alla fine di un percorso, come in questo caso, si rivelano invece elementi essenziali per raggiungere la perfezione, o la completezza, o la pienezza.

79+1  è una breve storia in un piccolo libro per un grande amore e molta verità.

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